Uomo politico venezuelano. Iscrittosi al movimento rivoluzionario contro la
Spagna fin da giovane, divenne luogotenente di Simón Bolívar,
distinguendosi nelle battaglie di Carabobo (1821) e di Puerto Cabello (1826).
Dal 1826 al 1830 organizzò il movimento indipendentistico che
separò il Venezuela dalla Gran Colombia e nel 1831 divenne primo
presidente della Repubblica venezuelana. Di mentalità conservatrice,
riuscì con molta abilità a sedare i contrasti sorti fra le opposte
fazioni interne e impegnò tutte le forze nel tentativo di migliorare la
situazione economica del Paese. Fu di nuovo presidente dal 1838 al 1842. Nel
1846 venne imprigionato e nel 1850, dopo due falliti tentativi di colpo di
Stato, fu costretto a riparare in esilio. Richiamato in patria nel 1858, fu
nominato ambasciatore negli Stati Uniti. Nel 1861 fu eletto per la terza volta
presidente, carica che ricoprì fino al 1863. Trascorse gli ultimi anni
della sua vita all'estero. Dopo aver visitato alcuni Paesi dell'America Latina,
si stabilì definitivamente a New York, dove tra il 1867 e 1869 attese
alla pubblicazione di una raccolta autobiografica (Acarigua, presso Barquisimeto
1790 - New York 1873).